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Qui le cartelle esattoriali si pagano per intero

26/01/2023  - 13 letture     CremaNews

(Valentina Ricciuti) Ieri il consiglio comunale ha deliberato di non aderire al condono degli interessi sulle cartelle esattoriali fino ai 1000 euro a carico dei cittadini e che riguardano i crediti fiscali affidati all’ente di riscossione dell’agenzia delle entrate e non dello stato. Nella pratica, questa decisione si traduce così: se un cittadino doveva al comune una somma fino a 1000 euro, oltre alla sanzione, rimane intatta anche la somma relativa agli interessi dovuti. Il sindaco Antonio Grassi commenta: “È stata una scelta politica più che amministrativa fatta nella massima libertà, tant’è vero che due consiglieri hanno votato contro. Sono molto soddisfatto, perché penso che sarebbe stato un affronto verso quei cittadini rispettosi della legge. Secondo me, se ci sono delle regole devono essere rispettate; ogni forma di condono mina questo principio. Ringrazio anche il segretario Massimiliano Alesio per il contributo che ci ha dato nel capire i termini della questione”. La delibera approvata elenca diverse valutazioni che hanno portato i consiglieri a propendere per questa scelta e ricorda che 'ogni forma di condono determina violazioni di principi, anche costituzionali' e che per perseguire il chiaro interesse monetario di far cassa, vengono determinate nefaste conseguenze tra cui “un’ingiustificata rottura dell’uguaglianza nell’applicazione della legge (art 3 della Costituzione)”. A tutti gli effetti “si stabilisce che taluni cittadini possono anche non pagare i tributi parte di essi. Con il condono, si rompe il“patto sociale e si stabilisce (cambiando le regole del gioco) che taluni cittadini non pagheranno. Il condono, poi, determina una percezione di impunità, dando luogo ad un effetto di aspettativa. In altri termini, il ripetersi costante dei condoni invita, negativamente e maliziosamente, taluni cittadini a non pagare i tributi o parte di essi, fidando, appunto, nella prossima sanatoria fiscale. Infine, occorre tener conto che la Corte Costituzionale, da tempo, ha assunto una posizione negativa in merito ai condoni. Anche recentemente (sentenza n. 66/2022), in una vicenda relativa alla riforma della riscossione, ha affermato che: “Dovranno essere evitati interventi di rottamazione o stralcio contrari al valore costituzionale del dovere tributario e tali da recare pregiudizio al sistema dei diritti civili e sociali tutelati dalla Costituzione”.

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