Descrizione
Care ragazze e cari ragazzi, benvenuti a questa cerimonia. Oggi, 2 giugno, celebriamo insieme la Festa della Repubblica. E non è un giorno come gli altri.
Il Comune ha scelto, con convinzione, di ricordare questa importante ricorrenza con un gesto simbolico ma significativo: la consegna della Costituzione a voi che avete compiuto o state per compiere 18 anni.
È una decisione precisa dell’Amministrazione comunale, voluta con determinazione, per sottolineare due aspetti fondamentali di questa giornata.
Il primo riguarda il legame indissolubile tra la nostra Repubblica e la Costituzione.
La Costituzione è la pietra angolare su cui si fonda la nostra vita democratica.
È il punto di riferimento, la bussola che orienta i diritti, i doveri, le istituzioni, la convivenza civile.Non è un libro antico, polveroso. È un testo vivo, che ci parla ancora oggi.
Ma per spiegare questo nel modo più autentico, più profondo, non mi dilungherò.
Lascio il compito di raccontare la bellezza, la forza e l’attualità della Costituzione alle parole straordinarie di Pietro Calamandrei, pronunciate a Milano il 26 gennaio 1955, nel Salone degli Affreschi della Società Umanitaria, davanti a un pubblico di giovani come voi.Quelle parole non hanno perso nulla della loro forza. Anzi, oggi forse ci parlano ancora di più. A leggerle sarà l’attore e regista Fausto Lazzari, che ringrazio sin da ora. Vi invito ad ascoltarlo con attenzione. Con la testa e con il cuore. Le parole di Calamandrei entrano dentro, lasciano un segno, svegliano coscienze. Sono parole che non si dimenticano.
Il secondo aspetto che voglio sottolineare riguarda il valore storico del 2 giugno.
Esso rappresenta una svolta epocale nella vita del nostro Paese. Dopo anni di guerra, di sofferenze, di dittatura, di distruzione, il popolo italiano venne chiamato a scegliere. E con il referendum del 1946 scelse la Repubblica.Per la prima volta votarono anche le donne. Fu una conquista collettiva, una rinascita. E pochi anni dopo, nel 1948, entrò in vigore la nostra Costituzione, figlia della Resistenza, della Liberazione, della volontà di costruire una nuova Italia più giusta, più libera, più solidale.
Anche voi, oggi, vi trovate di fronte a un passaggio importante della vita. A diciott'anni si diventa maggiorenni, adulti a pieno titolo. Si acquisiscono tutti i diritti previsti dalla Costituzione: il diritto di voto, di partecipazione alla vita pubblica, alla libertà di espressione, all’istruzione, al lavoro.
Ma – e voglio sottolinearlo – insieme ai diritti arrivano anche i doveri. Il dovere di rispettare gli altri, di contribuire al bene comune, di essere cittadini attivi, informati, responsabili.
E tra questi doveri c'è anche quello, oggi più che mai urgente, di difendere la pace. In un tempo in cui la guerra è tornata ad affacciarsi nel cuore dell’Europa e in tante altre parti del mondo, la nostra Costituzione ci ricorda, con l’articolo 11, che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli.
Non è solo una dichiarazione: è un impegno. Un monito. Un orizzonte verso cui guardare.
Viviamo in un’epoca difficile, fatta di incertezze, di crisi, di conflitti. In questi momenti serve una bussola, un punto fermo. La Costituzione è questo: una guida, un faro che ci ricorda chi siamo e dove vogliamo andare.
Consegnarvi oggi la Costituzione significa affidarvi un grande compito: custodirlo, conoscerlo, difenderlo. Ma soprattutto significa dirvi: da oggi siete parte piena di questa Repubblica. Non spettatori, ma protagonisti. La democrazia ha bisogno di voi.
Ha bisogno delle vostre idee, della vostra energia, del vostro senso critico, della vostra libertà. Della vostra speranza
Benvenuti nella cittadinanza piena e consapevole.
Buona Festa della Repubblica a tutti.
Viva l’Italia, Viva la Repubblica.
Il Sindaco
Antonio Grassi.
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Ultimo aggiornamento: 3 giugno 2025, 09:31